BIOGRAPHY

Sono nata in Sicilia nella “storica annata” del ‘62 a Messina, in una casa baciata dal sole e lambita dal mare. Mio papà era greco e mia mamma messinese. Ricordo l’infanzia con tenerezza, ero una bimba riccioluta con il viso affondato in un libro, ne divoravo a decine e volavo con la mente in tanti mondi. Oggi viaggiare è una grande passione per me. Una sera, a soli quindici anni, mentre mi scatenavo su una pista da ballo nell’Isola di Vulcano dove mi trovavo in vacanza con mamma e sorella, mi elessero Miss Vulcano. Da li a qualche settimana mi ritrovai al concorso di Miss Italia, che vinsi. Dopo l’elezione, mia madre mi riportò a casa a Catania per continuare il liceo classico, sotto una pioggia di proposte che da Roma movimentavano le nostre giornate. Rientrare a scuola non fu cosa facile, la curiosità mista al pregiudizio degli alunni del liceo era molto forte, sembrava quasi avessi fatto uno sgarbo alla città, ma ero una bimba sicura e fiera, non sentivo di aver commesso gravi colpe per qualcosa di cui in realtà non m’importava granchè. Un anno dopo, cominciai grazie alla popolarità conseguente a Miss Italia a calcare le passerelle più importanti della moda italiana. Nel 1982 incontro un giovane musicista, Claudio Simonetti e lo sposo. Roma diventa la mia nuova casa. Dopo il primo smarrimento nel suo luminoso immenso, comincio ad amarla, a perdermi nella bellezza del suo passato e a fermare il respiro davanti ad uno dei mille tramonti color ocra. Il matrimonio dopo qualche anno vacilla e finisce. Comincia la mia vita da single nella Città Eterna. Poi una sera la svolta professionale, a cena, con un amico che sognava di fare il regista e si lavava i capelli col sapone, dal nome Peppuccio Tornatore, la domanda: “Anna, hai negli occhi la vivacità e la mutevolezza d’espressione dei grandi attori, le “pagliuzze”, perché non provi a recitare?”. Con poca convinzione assecondai il suo consiglio, feci un servizio fotografico in bianco e nero, ed accettai di incontrare un agente indicato da Peppuccio. Gigi Magni fu il primo regista a fermare il suo sguardo sul mio volto, scuro e mediterraneo, e mi convocò per un provino. In quell attimo, invasa dalla strana febbre che corre nelle vene degli attori, cominciò il mio viaggio e da allora non mi sono più fermata.

La mia seconda vita

La scrittura mi regala l’ingresso in una nuova dimensione. Giunge all’apice della mia carriera d’attrice. Galeotta una biografia di George Sand, letta in una pausa tra le riprese di una fiction e un’altra. Nelle pagine di quel volume, incontro l’ultimo amante della scrittrice francese: Alexandre Manceau, e me ne innamoro. Inizio un manoscritto in piena incoscienza. Giunta alla fine, lo sottopongo al giudizio di due amici scrittori. La risposta è lusinghiera. Il consiglio di entrambi: trovare un editore. Ricordo l’emozione nel tenere tra le mani il mio primo “ bimbo di carta”. In quell’attimo realizzo il distacco dalla mia precedente attività professionale. Oggi sono sceneggiatrice, attrice, e regista delle mie “creature”. Non dipendo da nessuno. Sono libera.